Il disturbo narcisistico di personalità 2 Novembre 2016 – Posted in: Blog - I Colori dell'Anima

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Il disturbo narcisistico di personalità

La principale caratteristica del disturbo narcisistico di personalità è l’utilizzo di una forte reazione difensiva  quando la persona si sente ferita nel proprio valore. In risposta al sentirsi sminuite, queste persone adottano atteggiamenti arroganti e disprezzanti nei confronti degli altri che vengono ritenuti la causa dei sui problemi.

Le persone con disturbo narcisistico sono sempre in attesa di ricevere complimenti e lodi per via delle loro abilità superiori, in assenza di queste rimangono sconcertate e percepiscono questa assenza come una profonda mancanza da parte dell’altro. Va da sé che il rapporto che queste persone hanno con le critiche non è per niente buono, di solito se sottoposti a critiche reagiscono con rabbia o con profonda vergogna. Sentendosi speciali, queste persone credono di dover frequentare soltanto persone altrettanto speciali e di elevato grado sociale o intellettuale, in modo da poter essere comprese in tutta la loro magnificenza.

Queste persone sono completamente dipendenti dall’ammirazione da parte dell’ambiente che le circonda, si aspettano sempre di ricevere un trattamento di riguardo e non riescono a posticipare il raggiungimento dei propri desideri in quanto credono che a loro sia tutto dovuto in virtù del loro essere speciali e superiori. Quando tutto questo non si verifica, queste persone diventano furiose e sprezzanti del prossimo.

Questo bisogno di veder sempre esaudito ogni loro desiderio e scopo, porta le persone con disturbo narcisistico a sviluppare relazioni con persone che possono esser facilmente manipolate, in modo da poter ottenere tutto quello che per loro è necessario per sentirsi bene, in primis il potenziamento della propria stima di sé.

L’altro, finché soddisfa le aspettative del narcisista, viene idealizzato e adorato, non appena però questa disponibilità perenne viene a mancare ecco che assistiamo ad un immediato processo di epurazione e svalutazione.

Essendo completamente centrati sul soddisfacimento dei propri bisogni, le persone con disturbo narcisistico di personalità difficilmente riescono ad empatizzare con gli altri e, quando ci riescono, l’esperienza soggettiva dell’altro viene colta come segno di debolezza e di scarso valore personale. Pur avendo estremo bisogno delle relazioni, al loro interno si mostrano piuttosto fredde e distaccate, difficilmente si preoccupano di eventuali dolori che potrebbero generare negli altri con i loro modi di fare. Tale distacco tende ad accentuarsi quando qualcuno che li circonda ha bisogno di aiuto.

Queste persone sono solitamente convinte che gli altri siano invidiosi di loro in quanto nelle loro fantasie si sentono sempre i più intelligenti, belli e di successo. In realtà sono invece loro ad esser spesso gelosi dei successi degli altri in quanto si ritengono maggiormente meritevoli in ogni ambito della vita che loro ritengono importante.

L’esordio del disturbo narcisistico solitamente avviene nella prima età adulta, ma i primi tratti possono già esser visibili durante il periodo dell’adolescenza. Solitamente ne sono maggiormente colpiti gli uomini (60% circa) rispetto alle donne.

Come si manifesta il disturbo narcisistico di personalità

Solitamente il campanello di allarme che porta una persona con disturbo narcisistico di personalità ad andare in terapia, è la presenza di stati depressivi via via più insostenibili. D’altronde è inevitabile che, ponendosi degli standard completamente inarrivabili, si vada incontro ad una sfilza di fallimenti sempre maggiore, accompagnata dalla grande difficoltà nello stabilire relazioni funzionali e durature per via della tendenza a sfruttare le persone di cui abbiamo parlato. Tutta questa serie di fallimenti contribuiscono grandemente a sminuire quella sensazione di grandiosità che per anni si era cercato di alimentare “dopando” i successi e le relazioni della propria vita.

Alla base della depressione del narcisista vi è quindi una presa di coscienza delle discrepanza tra le proprie aspettative idealizzate e la realtà dei fatti; a questo punto il narcisista focalizza interamente la sua attenzione su tutti i fallimenti della propria vita e sui limiti dell’ambiente circostante nel sostenere le sue ambizioni. Tutto questo va ad alimentare un senso di disperazione e disillusione riguardo i propri sogni di gloria, il tutto accompagnato da un isolamento sociale volto al proteggersi dal giudizio negativo che gli altri sicuramente avrebbero di loro, vedendo la sofferenza alla quale sono soggetti. Questa ipersensibilità al giudizio degli altri che ora, crollati i sogni di gloria, persèguita il narcisista, può dar luogo ad ansie sociali o ad abuso di sostanze, favorendo una risposta negativa dell’ambiente circostante che non fa altro che rinforzare la disperazione del narcisista rifiutato.

Un’altra modalità utilizzata spesso dal narcisista per giustificare la spropositata attenzione verso sé stesso è la comparsa di ipocondria.

In questa condizione di disperazione e di rifiuto rispetto agli altri, può comparire una profonda rabbia verso gli altri dovuta all’idea che, invidiosi delle nostre doti, cercano in tutti i modi di danneggiarci. In questo modo è possibile attribuire agli altri la motivazione dei propri insuccessi.

Per queste persone è molto difficile chiedere aiuto nonostante il livello di sofferenza sperimentato sa piuttosto elevato, è infatti loro la convinzione che chi sta male è debole ed è quindi giudicato negativamente. Conseguenza di questo pensiero è la messa in atto di un profondo distacco nei confronti delle proprie problematiche.

La persona con disturbo narcisista di personalità ha solitamente una profonda difficoltà nel riconoscere le proprie emozioni, i propri stati interni ed i propri desideri; quando si trova in questo stato il narcisista sperimenta un profondo senso di vuoto (simile a quello del borderline), all’interno del quale l’asperienza emotiva risulta spenta ed i contatti con le altre persone vengono completamente evitati.

Nonostante l’autostima e l’immagine di sé siano fondamentali nelle persone con disturbo narcisista, solitamente dietro la loro facciata altezzosa si nasconde un profondo senso di debolezza ed una bassa autostima che appare più evidente ogniqualvolta l’ambiente circostante non fornisce il suo supporto di lodi e complimenti. Quando si giunge nella fase del vuoto, tendono ad entrare in una sorta di isolamento protettivo, cercando di risolvere la cosa da soli, senza aspettarsi aiuto da nessuno.

Distinguere per comprendere (Diagnosi differenziale)

Le caratteristiche di personalità che possono aiutarci ad identificare la presenza del disturbo narcisistico sono: considerare di fondamentale importanza il ricevere attenzioni e ammirazione da parte degli altri; ritenere che gli altri non siano in grado di apprezzare le nostre doti uniche; ostentare comportamenti altezzosi; esser convinti di aver avuto meno successo di quanto avremmo dovuto; sensazioni di apatia e noia; credere che tutto sia dovuto o di meritare senza motivo trattamenti di favore; tendere a nascondere le proprie difficoltà; provare un senso di distacco nelle relazioni affettive fino ad arrivare a considerare il partner come una figura accessoria.

Come in tutti i disturbi di personalità, è possibile che molte persone presentino tratti narcisistici pur senza avere tale disturbo. Perché vi sia la presenza di un disturbo di personalità i tratti infatti devono essere inflessibili, persistenti e mal adattivi, andando a compromettere il funzionamento della persona e causando sofferenza.

Inoltre, come spesso accade, alcuni dei tratti tipici del disturbo narcisistico sono in comune con altri disturbi, risulta quindi di aiuto fare alcune distinzioni.

L’aspirazione al perfezionismo ad esempio è presente tanto nel narcisista quanto nell’ossessivo compulsivo. La differenza sta nel fatto che mentre l’ossessivo non è mai contento del suo risultato raggiunto, i narcisisti sono spesso convinti di aver raggiunto gli stati di perfezione ai quali aspiravano.

La tendenza al perfezionismo è presente anche nei soggetti anoressici, ma a differenza del disturbo narcisista qui è completamente focalizzata sugli aspetti riguardanti l’immagine corporea ed il peso.

Sperimentare vergogna caratterizza sia il disturbo narcisistico che quello evitante, i narcisisti tuttavia sono protetti dal loro senso di superiorità e dal loro cercare conferme negli altri di questa; l’evitante, dal canto suo, fa esattamente l’opposto ricercando sempre conferme della sua inettitudine.

L’assenza di paura dell’abbandono, di condotte auto lesive e la stabilità del sé ci consentono di distinguere il disturbo narcisistico dal borderline nonostante essi abbiano in comune il manifestarsi della rabbia in presenza di stimoli emotivi anche piccoli.

Il bisogno di attenzione da parte dell’esterno è una caratteristica che il disturbo narcisistico condivide con quello istrionico, ma dalla sua il disturbo narcisista ha il disprezzo per le debolezze altrui, una scarsezza di manifestazioni emotive ed un orgoglio eccessivo. Sebbene il bisogno di attenzioni eccessive sia presente tanto nell’istrionico quanto nel borderline e nel narcisistico, quest’ultimo vuole soprattutto esser ammirato mentre negli altri due disturbi anche l’esser compatiti è accettabile se serve ad esser oggetto di attenzioni.

La sospettosità ed il ritiro sociale sono in comune con il disturbo paranoide o schizoide, ma nel narcisistico sono soprattutto legate alla paura che gli altri scoprano i propri difetti.

Le cause del disturbo narcisistico di personalità

Molti studi suggeriscono che abbia grande importanza nello sviluppo del disturbo narcisistico di personalità l’interazione che si sviluppa tra genitore e bambino, soprattutto appare chiaro che i soggetti affetti da questo disturbo possano aver sviluppato con i propri genitori una relazione basata su di una rappresentazione di sé come bisognosi di cure e una rappresentazione degli altri come non disponibili a darle, generando quindi una aspettativa di rifiuto.

Questo presupposto esistenziale, fa si che il soggetto narcisista tenda ad organizzare la propria vita credendo di poter fare a meno dell’amore degli altri e del loro sostegno, contando esclusivamente su di sé e mirando a diventare completamente autosufficiente. In un contesto di questo genere l’intimità con una persona può esser vista come minacciosa e quindi viene solitamente evitata dalla persona con disturbo narcisista. Avendo interiorizzato una figura di attaccamento inaccessibile, non manifestare bisogno di cure è paradossalmente il modo per ottenere una minima dose di vicinanza nei suoi confronti. In concomitanza con tutto ciò il soggetto narcisista tende a scindere il proprio sé in aspetti considerati buoni che lo aiuti ad essere desiderabile ed aspetti considerati cattivi (desideri e fragilità) che lo spingono verso ulteriori rifiuti. A questo punto, certo che l’altro non lo accetterebbe mai, il soggetto può convincersi che la vicinanza con l’altro debba essere imposta e mira quindi a possedere l’altro più che a stare con lui (da questo tipo di convinzioni trova le sue radici lo stalking).

Nella convinzione di non poter realmente contare su nessuno, il soggetto narcisista si rassegna a considerare il suo mondo di significati come l’unico possibile, ignorando i segnali (soprattutto quelli invalidanti) provenienti dall’esterno e dando spazio soltanto a tutto ciò che conferma la sua idea di grandiosità e la sua aspettativa di meritare, in virtù di questa, dei trattamenti speciali in mancanza dei quali sprofonda prima nella rabbia e poi nella depressione.

Ancora gli studi sul rapporto bambino-genitori rilevano che nei soggetti con disturbo narcisistico di personalità vi sia stato uno stile di accadimento in cui il bambino veniva usato dal genitore come un mezzo per aumentare la propria autostima, senza essere mai veramente apprezzato per le proprie qualità. In questo contesto apparentemente accogliente, è inoltre spesso assente l’empatia nei confronti del figlio che spesso si ritrova a svolgere ruoli inappropriati rispetto al processo evolutivo nel quale si trova. Tale deprivazione emotiva da parte dei genitori è alla base della rabbia che spesso pervade il narcisista all’interno del suo ambito relazionale

Conseguenze del disturbo narcisistico di personalità

La vita lavorativa di una persona con disturbo narcisistico di personalità è solitamente piuttosto insoddisfacente, lo stesso si può dire degli ambito sociale ed affettivo. Come nella profezia che si auto avvera, il terrore del rifiuto e del fallimento ci conduce esattamente lì, dove mai saremmo voluti andare.

L’enorme vulnerabilità al giudizio altrui dovuto alla bassa autostima, sottopone il narcisista ad un grande rischio di umiliazioni, questo genera in loro un profondo sconforto e porta al ritiro sociale. Altre volte possono rispondere alle critiche mostrando rabbia e disapprovazione, altre volte possono ricorrere al ritiro sociale

Da un punto di vista relazionale, talvolta, possono reagire alle critiche con sdegno e rabbia, contrattaccando con insolenza; a volte l’esperienza della disapprovazione può condurli all’evitamento o al ritiro sociale, a partire da vissuti di inadeguatezza e di vergogna.

Se contraccambiano un favore o rispondono ad un obbligo morale, generalmente sono spinti a farlo per ricevere ammirazione, piuttosto che per motivi di riguardo nei confronti del destinatario del loro gesto.

Da un punto di vista lavorativo, sebbene l’elevata ambizione possa condurre tali individui a risultati importanti, l’intolleranza alle critiche tende a compromettere gravemente la loro performance. In questo senso, il funzionamento professionale o, più in generale, il rendimento in prestazioni di varia natura, può risultare piuttosto modesto, a causa della riluttanza di tali individui ad accettare il rischio in situazioni nelle quali è possibile un fallimento o una sconfitta o devono negoziare i loro scopi con i colleghi.

Infine, da un punto di vista affettivo, l’eccessiva richiesta di ammirazione, unitamente all’assunzione di atteggiamenti arroganti da una parte, noncuranti e distaccati dall’altra, compromettono enormemente la qualità delle relazioni stabilite. In generale l’area delle relazioni affettive è molto compromessa in questo disturbo: le relazioni sono poco piacevoli per la persona stessa e questo può essere causa di intensa sofferenza per il partner.

La terapia del disturbo narcisistico di personalità

La psicoterapia è il trattamento d’eccezione per il disturbo di personalità narcisistico. Solitamente non sono necessari farmaci antidepressivi se non per intervenire in caso di forte ansia o sintomi depressivi dovuti al disturbo. Possono risultare di grande aiuto incontri di terapia familiare per cercare di comprendere con l’aiuto di tutta la famiglia l’origine della sintomatologia. Anche la terapia di gruppo può aiutare per imparare a relazionarsi con gli altri in maniera più funzionale.

Infine anche l’EMDR, in molti casi, risulta essere rapida ed efficace per sciogliere quei nodi legati ad esperienze traumatiche che hanno contribuito al radicarsi del disturbo narcisistico.

Per approfondire

  • Disturbi gravi della personalità. Otto Kernberg, Bollati Boringhieri, 1988, Torino.
  • Scusate il disturbo, una versione umoristica della personalità. L. Recanatini, Alpes Italia, 2008, Roma.
  • Ho sposato un narciso. Manuale di sopravvivenza per donne innamorate. U. Telfener, Castelvecchi Editore, 2013, Roma.
  • EMDR revolution. Cambiare la propria vita un ricordo alla volta. Una guida per i pazienti.
    Croitoru
    , Mimesis, 2015, Milano.

 

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